Racconti

GIGGIRIVA

Sono cresciuto credendo che Gigi Riva fosse un’entità, un mito, un supereroe. Un mix tra Babbo Natale, Superman e Sant’Efisio. Poi un giorno mi chiesero di fare uno spot per i giochi estivi Special Olympics.
Mi venne in mente che con Gigi Riva sarebbe stato perfetto e allora inizio a chiedere in giro… “Lo trovi ogni giorno al Ristorante X seduto al suo tavolo, non puoi sbagliare”.

Mentre mi avviavo in macchina verso il ristorante, immaginavo l’incontro. Immaginavo due signore che facevano “sa ramadura”, lui su una slitta trainata da due buoi, che se ne stava seduto maestoso con la G diGiggiriva sul petto ed un mantello rosso svolazzante. Arrivai al ristorante, le gambe mi tremavano, non riuscivo a muovermi, era proprio di fronte a me. Non era esattamente come lo immaginavo, aveva una giacca scura e una camicia celeste, era seduto a tavola e stava finendo di cenare. Dietro di lui una parete fatta di foto, articoli di giornale, sciarpette, bandiere, gagliardetti, immaginette… tutto di Giggiriva. Non c’erano petali di rose, non c’era profumo d’incenso, ma la visione aveva un non so che di mistico. Restai lì immobile, affascinato. Lui mi vide, mi sorrise, con un cenno mi chiese di sedere al suo tavolo ed ordinò due coppe di gelato, una per me e una per se. Gli feci vedere il materiale che avevo già girato con i ragazzi di Special Olympics e lui rise, gli dissi che per completare lo spot avrei avuto bisogno del suo aiuto e lui alla fine… mi disse di si!!! Non ci potevo credere!! Una signora dall’accento tedesco si avvicinò a noi con carta e penna, li porse educatamente a Gigi Riva e disse “Lei Cici Rifa io tetesca ti Pafaria” “ah bella la Bavaria” fece lui e iniziò a scrivere… CITTA’ DEL MESSICO. “no no, tetesca ti Pafaria” lui fece un cenno come a dire “lasci fare” e continuò. Alla fine gli diede il biglietto sorridendo beffardo. C’era scritto “CITTA’ DEL MESSICO – ITALIA GERMANIA 4-3 con affetto GIGI RIVA. Probabilmente a molti potrebbe sembrare il gesto di un comune mortale, simpatico, ma invece era tutta una copertura, perché in trasparenza sotto quella camicia celeste da Clark Kent, io la G di Giggiriva l’ho vista davvero!!

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